Rosario GENOVESE

.. a Magician in a Curved Air !!
Rosario Genovese

L'Alchimista pittorico del Macrocosmo

Ospitata fino al 4 dicembre al Palazzo della Cultura di Catania - ex convento San Placido la mostra antologica dell’artista Rosario Genovese. Grande l’afflusso dei visitatori che hanno ammirato le splendide opere in mostra. Arte e poesia hanno accolto e stupito gli intervenuti. L’antologica ha presentato 30 anni di produzione artistica con circa 50 opere esposte.  Un excursus che racconta, tramite varie forme espressive come la fotografia, il disegno, la pittura, la scultura, la realtà terrena ed ultraterrena con cui l’essere umano si confronta e si incontra.
Ed è proprio questa realtà ultraterrena ad incuriosire l’artista e a condurlo ad uno studio approfondito della relazione tra uomo e cosmo. Sedotto dalla grandezza e dalla maestosità dell’universo, ne ricerca regole, equilibri e composizione per offrire al fruitore una visione privilegiata dell’universo rappresentata in microcosmo, con precisione matematica, ed arricchita e pervasa dal suo estro creativo.
Tutto è iniziato guardando delle foto di corpi celesti del nostro sistema solare. Ne sono stato affascinato. Da qui la decisione di realizzare dei lavori che rispettassero caratteristiche e peculiarità dell’astro o del pianeta o del satellite di volta in volta preso in esame. Volendo mantenere un rigore scientifico nel realizzare le mie opere ho tenuto conto delle dimensioni delle superfici astrali, delle distanze che separano i vari corpi, dei colori che li contraddistinguono”. Con queste parole Rosario Genovese racconta come sia nata l’ispirazione per la produzione delle opere dell’ultimo periodo e continua dicendo: “Gli artisti hanno sempre avuto la pretesa di far sognare gli altri con ciò che fanno. Io so bene che il limite maggiore al quale va incontro un artista è ritenere che gli altri possano provare le stesse cose che prova lui mentre realizza il proprio lavoro. Mettiamola così: mi piace pensare che chi guarda una mia opera o legge i miei brevi testi avverta un centesimo della scossa che avverto io mentre lavoro.” (tratto dalla conversazione con Marco Meneguzzo). La mostra presenta collaborazioni eccellenti che hanno dato luogo alla pubblicazione del catalogo edito da Skira con uno scritto di Demetrio Paparoni ed una conversazione con Marco Meneguzzo.

.. realtà ultraterrena tra uomo e corpi celesti !!

BioHistory
Nato nel 1953, Rosario Genovese oggi vive e lavora a Catania. Artista e Docente di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti.
La sua prima ricerca pittorica (1979) affronta la tematica fotorealista, rappresentata da opere che ritraggono aspetti urbani della sua città. Successivamente trasporta sulla tela più foto dello stesso soggetto ripreso da angolazioni diverse, che fonde in un’unica immagine. Unendo i diversi scatti in una sola inquadratura, otteneva un’immagine all’interno della quale era possibile cogliere contemporaneamente più aspetti dello stesso soggetto.
Dal 1982 le sue opere affrontano la problematica del dualismo visivo: il dipinto viene fotografato e, ribaltato al negativo, stampato su tela emulsionata, quindi le due immagini accostate diventano una sola opera. Nello stesso tempo procede velando la pittura realistica con texture fatte di pennellate cromatiche che, orbitando attorno agli oggetti, tracciano sulla tela un percorso che descrive i campi magnetici dello spazio curvo.
Tra il 1984 e il 1986 la ricerca pittorica lo porta a spostare il proprio interesse verso il macrocosmo, realizzando opere che hanno una relazione di similarità con astri e pianeti. Abbandona definitivamente gli oggetti urbani per passare agli astri ritraendoli su tele circolari.
Dal 1986 l’esigenza di avere un rapporto di similarità con lo spazio porta l’artista ad abbandonare la bidimensionalità della tela a favore di opere tridimensionali che rappresentano principalmente pianeti e galassie. Hanno tutte una struttura curva, ricoperta da materiali e pigmenti materici naturali, come corde, strofinacci, terre colorate e materiali inerti. Su queste superfici il colore assume lo stesso andamento ricurvo, diventando così sintesi della nuova tematica affrontata.
Dal 2000 la sua ricerca lo spinge a rivolgere il proprio interesse verso la mitologia e la cosmologia, in riferimento alla rappresentazione delle costellazioni. Realizza, pertanto, delle strutture tridimensionali a “gabbia”, sulle quali si adagia il tracciato del raggruppamento di stelle. Lo studio dell’universo lo porta a ricercare “mappe celesti” nelle sue opere che mantengono un rapporto di similarità con gli astri e le costellazioni, nel rispetto di una costante connessione arte-scienza.
Negli anni 2008/2009 collabora con Antonio Presti per la “Fondazione Fiumara d’Arte” come artista responsabile della direzione tecnico-artistica per la realizzazione e l’allestimento de “La porta della Bellezza” a Librino (CT). Lo stesso artista ha realizzato una grande opera in terracotta di m. 7 x 7 dal titolo “La Genesi della Grande Madre” .
Nel periodo compreso tra il 2010 e il 2011 l’artista, mantenendo il legame con le costellazioni, mette a fuoco le singole stelle, dipingendole su strutture a calotta o supporti circolari, che rispettano il rapporto fra le magnitudini delle varie stelle, mantenendone il colore originale. Le singole opere vengono poi ricomposte in un’unica grande istallazione. Partendo dal nome della singola stella o della costellazione, che porta con se la storia mitologica, trae le suggestioni per realizzare le sue opere. Inizialmente compone un testo poetico, poi lo tramuta in un viaggio grafico-pittorico su supporti lignei e tele circolari con una rappresentazione fantastica.

Sue opere si trovano in esposizione permanente presso: Museum, Arte contemporanea, Bagheria (PA); Pinacoteca Godranopoli, Godrano (PA); Galleria civica di arte contemporanea - Giuseppe Perricone, Erice (TP); Museo d’arte contemporanea, Trecastagni (CT); Museo domestico, Pettineo (ME); Palazzo dei Normanni, Palermo; Museo d’arte contemporanea, Monreale (PA); Galleria d’arte sacra contemporanea Santa Maria, Siracusa; Museo all’aperto Terz’occhio Meridiani di Luce, Porta della Bellezza, Librino (CT); Collezione Fondazione Calleri, “Arte Contemporanea Permanente” Palazzo della Cultura, Catania; Pinacoteca d’Arte contemporanea, Bronte (CT) e in numerose collezioni private.

Link utili

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