ETNA's Fireworks 2011

01 agosto 2011

 

           Etna Luglio 2011

 

L'Etna ha ricominciato a borbottare, con una nuova, eruzione che per oltre 3 ore, dalle 20 alle 23.30, nella serata di sabato 30 luglio, ha offerto uno spettacolo dalle bocche del cratere orientale, con boati, colate di lava e getti alti più di 400 metri e una nuvola di cenere spinta dal vento verso est che ha causato diversi problemi agli abitanti della zona.
La pioggia di sabbia vulcanica ha creato diversi disagi alla circolazione stradale nei centri abitati interessati dall'eruzione come Milo, Zafferana Ente, Giarre e Riposto.
In alcuni casi le autorità hanno disposto divieti e regolamentazioni del traffico per evitare situazioni di pericolo. Qualcuno, però, ha pensato anche di raccogliere la sabbia vulcanica per poterne sfruttare le proprietà fertilizzanti. Nessun problema, invece, almeno per ora, per i trasporti aerei sullo scalo catanese anche se l'attività del vulcano è monitorata continuamente dagli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania.
Quella di sabato è stata l'ottava eruzione dell'anno, la terza di questo tipo in tre settimane.

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GLOBUS Magazine #5
(da pg.4 in poi)


Con un volume complessivo di circa 600 km cubi, un'altezza di 3.348 metri sul livello del mare, l'Etna è il più alto vulcano attivo d'Europa. Le pendici dell'Etna ospitano oltre 250 coni avventizi che sono stati un tempo crateri attivi apertisi a varie quote. Certamente tra i crateri più famosi abbiamo "Monti Rossi" apertisi nel 1669 a quota 800 m slm e i "Silvestri" apertisi nel 1892 a circa 2000 m slm.
Nella parte sommitale dell'Etna si osservano quattro crateri a condotto aperto, denominati: Bocca Nuova, Voragine, Cratere di Sud-Est, Cratere di Nord-Est, avendo ciascuno di essi un diametro medio di circa 250 metri.

La parte est del vulcano ospita la "Valle del Bove", una caldera che si è formata circa 10.000 anni fa, le cui dimensioni sono di circa 10 km per 7 km, raggiungendo 900 metri circa di profondità.
La Valle del Bove si è formata in seguito ad un imponente collasso calderico. Ancora oggi è possibile notare chiaramente la struttura geologica che prepotentemente domina il paesaggio del versante orientale dell'Etna
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